mercoledì 24 settembre 2008

G1 il GPhone con cuore Android

(da http://www.googleandroid.org 23 Settembre 2008)

Finalmente presentato ufficialmente il telefonino che incarna realizza le idee di Google, ufficialmente nominato G1 (ma molti lo chiamano anche dream, google phone o gphone). La presentazione è avvenuta a New York, mostrando al mondo sia il telefonino HTC, il primo che supporta Android, che il software stesso. All’evento erano presenti i rappresentanti della HTC, della T-Mobile, partner telefonico, e Google.

Il costo ufficiale è di solo 179 dollari (cui si deve sommare il costo dell’abbonamento con T-Mobile), è un dispositivo dotato di Touchscreen Wi-Fi, si può accedere a Gmail in modalità Push e all’Android Market (da dove si possono scaricare applicazioni per Android gratis o a pagamento), è supportato GTalk per la messaggistica istantanea. Tra le chicche di questa presentazione, l’accordo con Amazon per i video musicali e le canzoni, in netta concorrenza con iTunes, per il quale non è prevista, almeno per il momento, compatibilità.

Le prime impressioni sono assolutamente positive: interfaccia fluida e veloce. La grafica, soprattutto se paragonata a quella dell’iPhone, sembra un po’ spartana, ma ci sono applicazioni per cui vale la pena acquistarlo: legge i documenti Word, Excel, PDF, ha l’accelerometro che, combinato con Google Maps e Streetview, si adatta alla vostra direzione di movimento.

Il browser che utilizzerà per la navigazione sarà similare a Chrome, ovviamente riadattato per il piccolo schermo del cellulare. Il G1 è nato per il 3G, ma grazie al Wi-Fi permette la massima adattabilità alla navigazione web anche in zone non raggiunte dalla rete UMTS.

L’uscita in Europa è prevista per il primo trimestre del 2009. Riuscirà secondo voi Android a porsi come valita alternativa a Windows Mobile, Symbian e all’iPhone?

Video

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mercoledì 17 settembre 2008

Custom Widgets facili facili!

(da http://www.mambro.it, 22 Gennaio 2008)






Widget, widget e ancora widget.
Sembra che ormai su internet non si parli d’altro!

Ecco allora un sito che vi permette di widgettizzare qualsiasi contenuto di qualsiasi sito e di embeddare il tutto nel vostro spazio personale (sia esso un sito o un applicativo).

Come fuziona.
Semplicissimo… basta recarsi sul sito, inserire la url di vostro interesse e non appena la pagina si carica selezionare col mouse la parte che volete rendere widget.
Click… e il codice da embeddare vi viene restituito.
Ricorda molto il sistema di widget del dashboard di MacOsX.

Se come tanti pensiate che un’immagine valga molto più di mille parole date un’occhiata al video esplicativo.

Ovviamente il risultato è ancora un po’ rozzo ma l’idea c’è tutta… ne vedremo delle belle!


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martedì 16 settembre 2008

Incredibili gli americani...

(da blog.wired.com 16 Sett 2008)
Volete mettere la goduria di potersi connettere via WiFi con il proprio lettore mp3 marchiato Microsoft, lo Zune, in modo del tutto naturale, automatico e gratuito, mentre si è al Mc Donald a sgrufolare un succoso hamburger?! Mah..
http://blog.wired.com/gadgets/2008/09/mcdonalds-would.html

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L'inizio della fine per i giornali su carta

Plastic Logic propone un iBook molto interessante; non è ancora il passo definitivo per la conversione, ma pare proprio che bastino un paio di ritocchi: materiali flessibili e WiFi!


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giovedì 11 settembre 2008

Touch: è l'alba di Swype

(da http://punto-informatico.it/, 11 Sett 08 )

Roma - Il "suo" T9 ha già fatto il giro del mondo, è già entrato nella testa degli utenti di telefonia mobile e da anni condiziona il modo in cui agitano le dita sul tastierino del loro cellulare. Ma ora per Cliff Kushler si apre una nuova era: ieri ha lanciato ufficialmente all'evento TechCrunch50 la sua nuova startup nata con un solo scopo, quello di far dimenticare a tutti le tecnologie precedenti e farli passare in massa a Swype.

Cosa è Swype? È un modo veloce di inserimento del testo su qualsiasi display touch, è lo sfioramento continuo, è il dito che passa su una tastiera virtuale rappresentata a schermo e compone in questo modo le parole, è la velocità fattasi falange. Soprattutto, è una tecnologia brevettata dalla startup, che ora cerca finanziatori per diffondere il più rapidamente possibile il nuovo modo di sfiorare gli schermini illuminati.


swype al lavoro


Il funzionamento è dunque ovvio: il dito o lo stylus si passano sulla tastiera virtuale senza bisogno di staccarli dallo schermo tra una lettera e l'altra. È il dizionario che c'è dietro il software, per ora composto da 65mila vocaboli in inglese, ad evitare errori e suggerire la conclusione della parola digitata. Come scrivere un maiuscolo? Basta girare verso l'alto o il basso il dito.

Semplice? Geniale? Di certo i suoi creatori, lo stesso Kushler e il suo socio Randy Marsden, hanno tutte le carte in regola per riuscire a piazzare il sistemino: Kushler dispone di 14 brevetti essenziali e Marsden ha una esperienza specifica nelle tastiere virtuali, avendo sviluppato quella di Microsoft. Swype, hanno ribadito i due, ha richiesto cinque anni di lavoro e vista l'enorme diffusione che stanno avendo i disposizioni touch, non ultimo l'iPhone di Apple, la possibilità di swypizzare un alto numero di dispositivi è decisamente concreta.

Swype dovrà vedersela con un solo importante competitor. Come sottolinea qualcuno, per quanto brillante risulti la creatura di Kushler, non si tratta di una novità assoluta. Con un principio simile, basato sul riconoscimento del movimento effettuato nel corso dello strofinamento, già i ricercatori IBM nel 2004 avevano realizzato il loro SHARK (shorthand-aided rapid keyboarding), divenuto poi ShapeWriter: progetto tutt'oggi esistente e in via di sviluppo anche per Android.

Quale il migliore? Qui di seguito un video della presentazione di Swype
e, più sotto, un video che illustra il funzionamento di ShapeWriter. Va
da sé che non è detto che il migliore finisca per imporsi: la storia
della tecnologia dimostra che a dominare il mercato di settore non è
sempre il sistema più efficiente o efficace.
Quale il migliore? Qui di seguito un video della presentazione di Swype
e, più sotto, un video che illustra il funzionamento di ShapeWriter. Va
da sé che non è detto che il migliore finisca per imporsi: la storia
della tecnologia dimostra che a dominare il mercato di settore non è
sempre il sistema più efficiente o efficace.

Quale il migliore? Qui di seguito un video della presentazione di Swype
e, più sotto, un video che illustra il funzionamento di ShapeWriter. Va
da sé che non è detto che il migliore finisca per imporsi: la storia
della tecnologia dimostra che a dominare il mercato di settore non è
sempre il sistema più efficiente o efficace.



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martedì 9 settembre 2008

Lo stambecco e la lepre

Dopo Intrepid Ibex (Ubuntu 8.10)

è stata annunciata la lepre cornuta (9.04)


Commovente!!
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Il futuro dei libri non è su carta!

Già si intende creare un Mulo dei libri scolastici:
"Il Codacons intende aprire una sorta di P2P dei libri scolastici per aiutare le famiglie a combattere il caro-libri. L'AIE contesta però l'interpretazione della legge e diffida il Codacons dall'iniziativa. La guerra potrebbe scoppiare il 18 settembre"

http://business.webnews.it/news/leggi/9086/la-battaglia-per-il-carolibri-si-combatte-online/

Google sta intanto iniziando a scansionare gli archivi dei maggiori quotidiani:

http://www.nytimes.com/2008/09/09/technology/09google.html?ref=technology

Chiaramente è solo questione di tempo, i libri e i giornali su carta stanno morendo. Dobbiamo aspettarci grandi novità per gli ebook in futuro, intanto è già nato il formato open standard per gli eBook: Open eBook, derivato da XML (Wiki OeB); un reader crossplatform con licenza GPL è in fase di sviluppo e si chiama OpenBerg, completamente open source e compatibile con pagine web e formati flash in base alle specifiche di Firefox, i formati contemplati nelle specifiche di Open eBook, Microsoft Reader Publications e Cabinet Comic Books.
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mercoledì 3 settembre 2008

Google aggiorna Picasa e il suo Web Album

(da http://www.pcworld.it, 03/09/2008)


Tag dei volti e riconoscimento facciale, sono solamente alcune delle novità dell'alternativa a Flickr targata Google

Evidentemente non ancora sazi del rilascio il nuovo browser Google Chrome, gli sviluppatori di Google hanno rilasciato interessanti novità anche per gli appassionati di fotografia sia per il software di gestione dei propri archivi di immagini Picasa sia con una nuova edizione rinnovata nelle funzioni di Picasa Web Album, l'antagonista online al più famoso Flickr.

Iniziando dalle novità di Web Album che sono disponibili da subito se impostate il vostro account in lingua inglese, Google ha introdotto la possibilità di gestire le "face tag", ovvero riconoscere i volti delle vostre foto, catalogarli per somiglianza e consentirvi di impostare effettivamente chi siano i protagonisti delle immagini che avete messo in condivisione su Picasa Web Album. Dopo aver impostato il primo database di volti, Web Album riconoscerà successivamente quando quella stessa persona compare in nuove immagini che avete inserito, sempre con la possibilità di correggere eventuali associazioni errate.

La procedura avviene automaticamente, anche se la prima sincronizzazioni tra immagini e ricerca dei volti richiede un po' di tempo, e deve essere abilitata manualmente scorrendo le "New Features" di Picasa Web Album dall'interfaccia in lingua inglese. Almeno per il momento Google non è stata chiara riguardo tempi di aggiornamento per le versioni localizzate del proprio servizio.

Sempre riguardo l'interfaccia online, Google ha ridisegnato la sezione esplorativa (Explore) di Picasa Web Album integrando nuove funzioni di ricerca e una più elegante "scroll bar" per sfogliare le immagini cercate. Grazie anche a un visualizzatore delle tag più usate è possibile raggiungere raccolte di foto in condivisione da ogni parte del mondo.

Come accennato prima oltre a Web Album Google ha presentato una nuova versione Beta di Picasa, il software di gestione delle proprie raccolte fotografiche per pc Windows che raggiunge la versione 3.0. Anche in questo caso per il momento il software è disponibile solamente in versione inglese ma per i più smanettoni le novità potrebbero spingere a perdere l'italiano per un po' di tempo. Con un semplice clic è possibile pubblicare un album o una foto direttamente sul vostro account Picasa Web Album, sincronizzando l'archivio in locale con quello online, mentre è migliorata significativamente la sezione di editing delle immagini. Da ora il riconoscimento e la correzione degli occhi rossi può essere affidata automaticamente a Picasa che si occuperà di tutto, offrendo un risultato perfetto. E' possibile inserire dei testi nelle immagini per trasformarle in cartoline e creare video personalizzati, da raccolte di immagini o spezzoni di filmati, da pubblicare con facilità su YouTube.

Tutte queste novità, come dicevamo, sono disponibili sui siti di Picasa Web Album, dopo aver impostato la lingua in "English (United States)", e nella pagina dedicata a Picasa 3.0 Beta sempre sul sito inglese di Google.


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martedì 2 settembre 2008

Google sfida Microsoft

(da http://www.lastampa.it, 02/09/08)

Google sarebbe pronto a lanciare il proprio browser Internet, fatto che la metterebbe in diretta competizione con Microsoft, che domina il mercato con Explorer. Secondo fonti vicine al colosso di Mountain View, in California, dovrebbe presentare Google Chrome a breve.

Il software di Chrome dovrebbe consentire una più rapida e veloce navigazione su Internet e dovrebbe differenziarsi in modo netto dagli altri browser. Per esempio dovrebbe essere un prodotto «open source», ovvero modificabile dall’esterno. La mossa appare rischiosa per Google, che si metterebbe appunto in competizione diretta con Microsoft, il cui Internet Explorer è campione di vendite.

Sebbene da lungo tempo circolino indiscrezioni su un possibile browser targato Google, la società fino a ora ha preferito concentrarsi sulle applicazioni web, cercando di competere con Microsoft solo in modo indiretto. Google potrebbe inoltre creare problemi alla Mozilla Foundation, che ha lanciato Firefox, browser gratuito che ha conosciuto una certa popolarità.
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lunedì 1 settembre 2008

802.11r diventa standard

(da http://www.pcworld.it 29/08/2008)


L'Institute of Electrical and Electronics Engineers, meglio noto come IEEE, ha recentemente approvato come standard la connessione senza fili di tipo Wi-Fi con protocollo 802.11r, dedicata alla trasmissione di dati in movimento senza perdita di segnale.

La "R" del nuovo protocollo indica infatti la modalità "roaming" e consentirà il passaggio da un access point a un altro dello stesso gestore con una perdita di segnale di soli 50 millisecondi, praticamente impercettibile. Questo nuovo standard consentirà, nelle città coperte da rete Wi-Fi, l'utilizzo di dispositivi dotati di connettività senza fili di essere utilizzati in movimento senza perdita di segnale.

Lo standard 802.11r eredita dal recente 802.11n domestico una maggiore copertura e pulizia del segnale, consentendo di utilizzare un minor numero di antenne per estendere la connettività in aree molto grandi come parchi e alberghi. Nessuno dei dispositivi attualmente in commercio è compatibile con lo standard 802.11r ma è probabile che i primi a utilizzarlo saranno computer portatili e telefoni VoIP.

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giovedì 28 agosto 2008

VIA OpenBook in mostra all'IFA

(da http://www.hwupgrade.it, 28/08/2008)


Nonostante l'essenza strettamente "consumer" dell'IFA Berlino, VIA ha comunque deciso di scegliere questa cornice per mettere in mostra i risultati del progetto VIA OpenBook, il nuovo ultraportatile a basso costo realizzato grazie all'impiego del processore VIA C7-M.

La configurazione di riferimento di VIA OpenBook, basato sulla piattaforma VIA Ultra Mobility Plataform, è costituita da un processore VIA C7-M Ultra Low Voltage da 1,6GHz, abbinato al chipset VIA VX800 provvisto di controller video integrato rappresentato dalla soluzione DirectX 9 VIA Chrome9, in grado di supportare l'accelerazione hardware per la decodifica MPEG-2, MPEG-4, VC1 e DiVX. OpenBook dispone inoltre di un hard disk da almeno 80GB e della possibilità di supportare almeno 2GB di memoria di sistema (l'implementazione di ciò dipenderà dai vari produttori).

Sul versante delle funzioni di connettività, OpenBook dispone di un controller Broadcom 10/100/1000 per quanto riguarda le operazioni di rete via cavo, mentre può disporre di un modulo Broadcom 802.11b/g in grado di accorpare funzionalità WiFi e Bluetooth nella versione base oppure aggiungere a queste anche il supporto alla tecnologia AGPS nel caso il costruttore dovesse scegliere di implementare il modulo più avanzato.

OpenBook dispone inoltre di un lettore di card integrato, di 3 porte USB e di un connettore D-Sub per il collegamento ad un monitor esterno. Nel display è presente una fotocamera da 2,1 megapixel.

Il sistema sarà in grado di supportare sistemi operativi Windows XP, Windows Vista e le maggiori distribuzioni Linux. I prodotti basati sulla piattaforma Via Ultra Mobility e ispirati al progetto del'OpenBook reference design saranno disponibili sul mercato a breve. La fascia di prezzo che VIA ci ha indicato (sebbene è utile precisare che il prezzo all'utente sarà stabilito da ciascun produttore e non da VIA stessa) dovrebbe oscillare tra i 300 e i 500 Euro, a seconda del quantitativo di memoria installata, del modulo wireless utilizzato e del sistema operativo con cui verrà fornito. Anche in questo caso, pertanto, è verosimile supporre un prezzo più alto per le soluzioni che vedranno i sistemi Windows preinstallati, in virtù della maggior spesa necessaria per acquistare la licenza d'uso del sistema operativo.

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Psystar: è Apple il cattivo soggetto

(da http://punto-informatico.it, 28 agosto 2008)

Non ci sta a fare la fine di Open Tech, in svendita per 50mila verdoni: Psystar, la prima azienda ad aver proposto PC in tutto e per tutto compatibili con Mac OS X e venduti ad una frazione del prezzo dell'originale, ha presentato ad una corte californiana la sua risposta alla citazione ricevuta da Apple. E tra presunte violazioni delle norme antitrust e pratiche anticompetitive, c'è spazio pure per una richiesta di danni.

"Abbiamo comprato copie di Mac OS direttamente da Apple o da suoi rivenditori autorizzati" ha spiegato durante una conferenza stampa il presidente di Psystar, Rudy Pedraza, che assieme ai suoi legali ha spiegato il proprio punto di vista sulla questione. Non di pirateria o di violazione del codice del sistema operativo si tratterebbe, ma del semplice diritto di chi acquista un prodotto e modifica del codice rilasciato sotto licenza open source per utilizzare entrambi come più gli aggrada.

"Tutte le copie dell'OS sono stare regolarmente acquistate", ha poi precisato Colby Springer, dello studio Carr & Ferrell, che fa parte del team di legali di Psystar: "Nonostante quanto sostenuto - ha proseguito - non esiste alcun master disc. Per quanto attiene poi le accuse secondo cui Psystar avrebbe modificato il codice di Mac OS X per girare su sistemi non-Apple, anche in questo caso non c'è nulla di vero". Ad essere modificate sarebbero state alcune parti di codice open source distribuite da Apple assieme a Mac OS X, ma - sostiene Springer - nel pieno rispetto della licenza con cui questo codice viene rilasciato.
Piuttosto Apple, fanno sapere gli avvocati, sarebbe responsabile di "restrizioni al commercio illegali e lesive della concorrenza", che violerebbero le leggi statunitensi in materia antitrust tentando di costringere il pubblico ad acquistare unicamente un Mac per usufruire dei vantaggi di Mac OS X e configurando così una sorta di monopolio nel settore. Per questo, al giudice verrà chiesto di dichiarare illegale la EULA del sistema operativo prodotto a Cupertino, oltre a rivendicare una imprecisata mole di danni per il calo di vendite subito da Psystar in seguito alla citazione in giudizio.

Per presentare il suo ricorso, l'azienda della Florida ha potuto godere di un rinvio dei termini grazie alla disponibilità mostrata da Apple. A quest'ultima ora tocca il compito di smontare le tesi della contro-querela, anche se è probabile che le due aziende tenteranno la via dell'accordo extra-giudiziale per non arrivare in tribunale. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 22 ottobre. Nel frattempo, Psystar si starebbe preparando anche a mettere in commercio un portatile in grado di montare Mac OS X.
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mercoledì 27 agosto 2008

http://www.hotspots-wifi.it/

Consente di trovare hotspot Wi-Fi gratuiti oa pagamento presenti sul territorio italiano.

http://www.hotspots-wifi.it/
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martedì 26 agosto 2008

Notebook a prova di furto con il software open source

(da http://www.lastampa.it, 26/8/2008)

E' disponibile online il primo sistema per rintracciare i laptop perduti. Il software open source, presentato all'ultima Gnomedex Conference, si chiama "Adeona", è gratuito ed è stato sviluppato da un gruppo di informatici dell'Università di Washington.

Si tratta di un sistema di tracking, adatto a qualsiasi sistema operativo, che in caso di furto permette di individuare l'indirizzo Ip (o la rete wireless) al quale il dispositivo è connesso senza bisogno di cedere informazioni private a terzi.

E' il programma stesso a generare un file con le credenziali utili al recupero, che vanno conservate ed utilizzate per avere accesso al software installato su qualsiasi altro computer e risalire all'ultima connessione del portatile.

Se il notebook è un Mac dotato di webcam, Adeona è anche in grado di fotografare la persona che lo utilizza, facilitando l'eventuale riconoscimento.
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http://badvista.fsf.org/

The BadVista campaign is an advocate for the freedom of computer users, opposing adoption of Microsoft Windows Vista and promoting free (as in freedom) software alternatives.


If you put Microsoft at the center of your home entertainment system, be prepared to hand them the remote control, literally.

Following reports that digital television viewers were blocked from recording the new season of NBC's "Gladiators", Microsoft confirmed that it is preventing users from recording the show. They claim they were acting on behalf of NBC, and are in line with regulations set by the Federal Communications Commission (FCC), in disrupting computer usage based upon the so-called "broadcast flag" that was transmitted alongside the show.

A Microsoft spokesperson told CNET News, "...Windows Media Center fully adheres to the flags used by broadcasters and content owners to determine how their content is distributed and consumed."

The broadcast flag is a sequence of information transmitted alongside television programs as a kind of digital order telling viewers to not do certain things, such as record the show or share it with a friend.

The alternative to DRM: free software

http://badvista.fsf.org/


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IDF: come ricaricare le batterie senza usare fili

(da http://www.dinoxpc.com, 25 agosto 2008)

Sono passati molti anni, undici per la precisione, dal primo IDF - Intel Developer Forum - appuntamento un "must see" per giornalisti ed operatori di settore. All´interno dell´IDF Intel parla di progetti attuali e futuri ma apre anche le porte dei suoi laboratori per parlare di progetti futuri che potrebbero vedere la loro implementazione fra 5, 10 o chissà quanti anni.

Una delle idee più interessanti e della quale potremmo forse vedere presto una realizzazione pratica prende in considerazione la possibilità di ricaricare le batterie dei dispositivi portatili senza utilizzare cavi o connessioni di qualunque genere.

La tecnologia presentata per la prima volta dal MIT (Massachussets Institute of Technology) è indicata come Wireless Resonant Energy Link o, per gli amanti degli acronimi, WREL. Essa sfrutta il principio della risonanza per trasferire corrente da una sorgente ad un dispositivo. Per dimostrarne la validità Intel ha acceso una lampadina da ben 60W senza usare nessun filo, potenza più che sufficiente per ricaricare la batteria di un notebook anche ad una certa distanza dal trasmettitore.

Nonostante tutto, però, tale tecnologia necessita ancora di varie rifiniture, anche perché le tecnologie wireless sono state, e sono tutt´ora, fonte di varie discussioni controverse legate non solo all´efficienza ma anche ai rischi connessi con la salute dell´uomo.

Oltre alla tecnologia WREL, Intel ha parlato, per voce del suo CTO Justin Rattner del rapporto fra uomo e macchina. In un futuro non molto lontano, probabilmente attorno al 2050, le macchine potrebbero prendere il sopravvento sugli umani circa l´abilità di ragionamento e su questa visione si basano diversi progetti dell´Intel Lab.

Per concludere si è tornati a parlare ancora della legge di Moore che afferma che nel mondo della tecnologia si assiste ad un raddoppio del numero di transistor in un chip ogni 18-24 mesi. Secondo Rattner questa legge avrà ancora la sua validità per almeno altri 10 o 15 anni. In questo settore assisteremo alla transizione da chip planari a chip stacked (3D) con transistor composti invece che di silicio.
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Google mobile tra Verizon e la localizzazione

(da http://business.webnews.it)

Continua il lento processo di avvicinamento, o meglio di "aggiramento", da parte di Google al mondo mobile. Un'altra applicazione approntata dal colosso della ricerca sembra pronta per il mondo mobile anche se per il momento è adattata a Google Gears. Si tratta di un servizio di geolocalizzazione per il quale Mountain View ora apre le API. Lo scopo è trovare nuovi utilizzi per il software che è in grado di rilevare la posizione dell'utente senza connettersi alla rete e senza usare dispositivi GPS.

Il sistema sfrutta le celle, ovvero le unità locali alle quali i cellulari sono continuamente connessi e che hanno sempre informazioni sulla posizione e la reperibilità (in sostanza quanto campo c'è) di ogni dispositivo. Il progetto prevede in seguito di riuscire a determinare anche le coordinate di qualsiasi device attraverso la connessione WiFi.

Il grande motore di ricerca, inoltre, sta rinnovando il contratto di collaborazione con l'operatore Verizon. Se tutto va in porto Google sarà il motore di ricerca che compare di default sulle pagine del browser di tutti i telefoni brandizzati dalla compagnia telefonica, la quale ha 36 milioni di clienti, 13.1 milioni dei quali secondo Nielsen utilizzano le ricerche sul web.

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Google Gears

(da http://www.wikipedia.it)

Google Gears è un'applicazione beta offerta da Google in grado di fornire accesso off-line ad alcuni servizi che solitamente funzionano on-line.

Essa installa un database engine, basato su SQLite, sul sistema del client per archiviare in locale i dati. Le pagine così abilitate da Google Gears utilizzano i dati della cache locale al posto dei servizi on-line.

Usando Google Gears, un'applicazione web può periodicamente sincronizzare i dati nella cache locale con il servizio on-line. Se non è disponibile una connessione in rete, la sincronizzazione sarà differita fino a quando la connessione non verrà stabilita nuovamente. Quindi Google Gears consente alle applicazioni web di lavorare anche quando l'accesso ai servizi della rete è assente.


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Intel Adds Touch Screen Capabilities To Its Third-Gen Classmate PC



(da http://www.efluxmedia.com, August 22nd 2008 )


Intel Adds Touch Screen Capabilities To Its Third-Gen Classmate PC

Intel’s Classmate PC continues its ascending line on the low-cost laptop market by adding new capabilities and upgrades to its laptop, such as a touch-screen and tablet features, as well as an Intel Atom processor.

During the San Francisco Intel Developer Forum, the company explained that it will expand its offering of Intel-powered Classmate PCs with a set of new design features, including motion-sensing interaction ones, all to create more choices for the 1.3 billion students in the world.

“Understanding that there is no one-size-fits-all when it comes to education, we are passionate about transforming the way students learn,” said Lila Ibrahim, general manager of Intel’s Emerging Markets Platform Group. “We want to offer more choices to meet the diversity of student learning needs across the world.”

The new design is based on three major additions: the touch screen, with pen and on-screen keyboard for effective writing and drawing; the tablet mode, for increased mobility, with simple user-interface shell and quick launcher for tablet mode; and enhanced software, for an easier network connection and collaboration, as well as for an education-friendly content.

Intel revealed that the new Classmate PC will be available for shipping to OEMs by the end of the year. The new Classmate PC will co-exist with the current second-generation Classmate PCs running on Intel Celeron and Intel Atom processors.

Intel unveiled the first generation of Classmate PCs in May 2006, while the second generation came out in April this year. Intel is currently shipping its Classmate PCs in over 60 countries all over the world, while at the same time making them available in more than 20 languages, including Portuguese, Russian, Spanish, Thai and more.

Less than one month ago, Portugal announced they were expecting to receive 500,000 Classmate PCs for students, under the Magellan Initiative, which is a program under Portugal’s education technology plan that aims at delivering Intel-powered Classmate PCs to half a million students in the upcoming school year.

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lunedì 25 agosto 2008

Eee Monitor, la risposta di Asus all’iMac

(da http://www.onehardware.it,

Eee Monitor



Asus anticipò, durante il Computex 2008, la sua intenzione di allargare la famiglia di prodotti venduti sotto il marchio Eee. Quindi dopo aver presentato le diverse versioni dell’Eee PC, l’Eee Box e l’Eee TV, si appresta ad annunciare l’Eee Monitor, di cui iniziano a circolare le prime immagini in Rete.

Si tratta di un PC all-in-one o LCD PC, cioè un monitor che integra tutti i componenti all’interno del suo telaio, in modo simile all’iMac di Apple.

Asus non ha ancora rilasciato specifiche ufficiali, ma dalle immagini si può notare la presenza sul retro di quattro porte USB 2.0, una porta Ethernet RJ45, una porta modem RJ11 e tre porte audio. Sul lato sinistro trovano posto altre due porte USB e un lettore di memorie flash.

Nella parte superiore della cornice del display è presente una webcam, mentre le prime indiscrezioni parlano di una diagonale di 19 o 20 pollici per lo schermo. Per quanto riguarda il “contenuto” del telaio, il processore dovrebbe essere un Intel Atom, la dimensione prevista per il disco rigido è 80 GB per la versione a piatti magnetici e 40 GB per quello a stato solido.

Mancano totalmente connessioni video come VGA e DVI, oltre a porte eSATA e Firewire. Non è chiaro se il display sarà di tipo tradizionale o touchscreen, come nei due TouchSmart di HP, ma considerato il diverso target del prodotto, probabilmente questa funzionalità non sarà presente.

Ovviamente forniremo maggiori dettagli quando Asus annuncerà le specifiche ufficiali, la disponibilità e il prezzo. Per quest’ultimo si prevedono valori intorno ai

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Dell Inspiron 910 con Ubuntu Remix

(da http://www.hwupgrade.it, 19/08/2008)
Nella giornata di ieri abbiamo dedicato ampio spazio ai nuovi notebook presentati da Dell e dedicati alla clientela professionale. In tali modelli è stata posta particolare attenzione alla costruzione meccanica, alla ricerca di un nuovo design, ricorrendo anche a materiali particolari come la lega di magnesio; per Dell, inoltre, la presentazione della nuova gamma Latitude E è stata l’occasione per effettuare un aggiornamento delle proprie piattaforme hardware offrendo la più recente soluzione Intel Centrino 2.


Chi si attendeva già in quell’occasione la presentazione del tanto atteso netbook di Dell è rimasto deluso e dovrà attendere ancora qualche giorno, infatti, secondo alcune indiscrezioni disponibili online una possibile data di lancio potrebbe essere il prossimo 22 agosto.

Avvicinandosi tale appuntamento emergono anche alcuni interessanti dettagli relativi all’hardware scelto da Dell: il nuovo Inspiron 910 utilizzerà un processore Intel Atom funzionante a 1,6Ghz, sarà dotato di 1GB di memoria ram e avrà un display da 8,9 pollici con risoluzione di 1024x600, caratteristica divenuta ormai  standard per questa tipologia di netbook.

Ispiron 910 verrà presumibilmente proposto con un SSD da 4GB oppure da 16GB, metterà a disposizione 3 porte USB e un’uscita VGA. Il prezzo indicato da Arstechnica.com. sarebbe pari a 299 dollari USA.

Come già sottolineato in varie altre occasioni, nei netbook rivestono grande importanza il sistema operativo scelto e l’interfaccia grafica, eventualmente personalizzata dal produttore, offerta all’utente.  Quanto appena affermato è ancor più vero nel caso di prodotti dotati di display dalle dimensioni ridotte e basate su sistema operativo Linux, infatti, i netbook con Microsoft Windows preinstallato e display da 10 pollici presentano caratteristiche di usabilità assai simili a quelle di un notebook.

Nelle soluzioni con pannello più piccolo anche l’interfaccia grafica può fare la differenza. Di questo dettaglio alcuni produttori di netbook si sono già accorti ma anche Canonical, società che sviluppa e distribuisce la nota distribuzione Ubuntu Linux, ha manifestato il proprio interesse preannunciando Ubuntu Netbook Remix.

Stando sempre a quanto riportato da varie fonti, proprio la nuova distribuzione Ubuntu Netbook Remix sarà disponibile sui nuovi Inspiron 910. Per chi invece preferisce utilizzare i sistemi operativi Microsoft saranno disponibili prodotti con Windows XP preinstallato.

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