giovedì 28 agosto 2008

VIA OpenBook in mostra all'IFA

(da http://www.hwupgrade.it, 28/08/2008)


Nonostante l'essenza strettamente "consumer" dell'IFA Berlino, VIA ha comunque deciso di scegliere questa cornice per mettere in mostra i risultati del progetto VIA OpenBook, il nuovo ultraportatile a basso costo realizzato grazie all'impiego del processore VIA C7-M.

La configurazione di riferimento di VIA OpenBook, basato sulla piattaforma VIA Ultra Mobility Plataform, è costituita da un processore VIA C7-M Ultra Low Voltage da 1,6GHz, abbinato al chipset VIA VX800 provvisto di controller video integrato rappresentato dalla soluzione DirectX 9 VIA Chrome9, in grado di supportare l'accelerazione hardware per la decodifica MPEG-2, MPEG-4, VC1 e DiVX. OpenBook dispone inoltre di un hard disk da almeno 80GB e della possibilità di supportare almeno 2GB di memoria di sistema (l'implementazione di ciò dipenderà dai vari produttori).

Sul versante delle funzioni di connettività, OpenBook dispone di un controller Broadcom 10/100/1000 per quanto riguarda le operazioni di rete via cavo, mentre può disporre di un modulo Broadcom 802.11b/g in grado di accorpare funzionalità WiFi e Bluetooth nella versione base oppure aggiungere a queste anche il supporto alla tecnologia AGPS nel caso il costruttore dovesse scegliere di implementare il modulo più avanzato.

OpenBook dispone inoltre di un lettore di card integrato, di 3 porte USB e di un connettore D-Sub per il collegamento ad un monitor esterno. Nel display è presente una fotocamera da 2,1 megapixel.

Il sistema sarà in grado di supportare sistemi operativi Windows XP, Windows Vista e le maggiori distribuzioni Linux. I prodotti basati sulla piattaforma Via Ultra Mobility e ispirati al progetto del'OpenBook reference design saranno disponibili sul mercato a breve. La fascia di prezzo che VIA ci ha indicato (sebbene è utile precisare che il prezzo all'utente sarà stabilito da ciascun produttore e non da VIA stessa) dovrebbe oscillare tra i 300 e i 500 Euro, a seconda del quantitativo di memoria installata, del modulo wireless utilizzato e del sistema operativo con cui verrà fornito. Anche in questo caso, pertanto, è verosimile supporre un prezzo più alto per le soluzioni che vedranno i sistemi Windows preinstallati, in virtù della maggior spesa necessaria per acquistare la licenza d'uso del sistema operativo.

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Psystar: è Apple il cattivo soggetto

(da http://punto-informatico.it, 28 agosto 2008)

Non ci sta a fare la fine di Open Tech, in svendita per 50mila verdoni: Psystar, la prima azienda ad aver proposto PC in tutto e per tutto compatibili con Mac OS X e venduti ad una frazione del prezzo dell'originale, ha presentato ad una corte californiana la sua risposta alla citazione ricevuta da Apple. E tra presunte violazioni delle norme antitrust e pratiche anticompetitive, c'è spazio pure per una richiesta di danni.

"Abbiamo comprato copie di Mac OS direttamente da Apple o da suoi rivenditori autorizzati" ha spiegato durante una conferenza stampa il presidente di Psystar, Rudy Pedraza, che assieme ai suoi legali ha spiegato il proprio punto di vista sulla questione. Non di pirateria o di violazione del codice del sistema operativo si tratterebbe, ma del semplice diritto di chi acquista un prodotto e modifica del codice rilasciato sotto licenza open source per utilizzare entrambi come più gli aggrada.

"Tutte le copie dell'OS sono stare regolarmente acquistate", ha poi precisato Colby Springer, dello studio Carr & Ferrell, che fa parte del team di legali di Psystar: "Nonostante quanto sostenuto - ha proseguito - non esiste alcun master disc. Per quanto attiene poi le accuse secondo cui Psystar avrebbe modificato il codice di Mac OS X per girare su sistemi non-Apple, anche in questo caso non c'è nulla di vero". Ad essere modificate sarebbero state alcune parti di codice open source distribuite da Apple assieme a Mac OS X, ma - sostiene Springer - nel pieno rispetto della licenza con cui questo codice viene rilasciato.
Piuttosto Apple, fanno sapere gli avvocati, sarebbe responsabile di "restrizioni al commercio illegali e lesive della concorrenza", che violerebbero le leggi statunitensi in materia antitrust tentando di costringere il pubblico ad acquistare unicamente un Mac per usufruire dei vantaggi di Mac OS X e configurando così una sorta di monopolio nel settore. Per questo, al giudice verrà chiesto di dichiarare illegale la EULA del sistema operativo prodotto a Cupertino, oltre a rivendicare una imprecisata mole di danni per il calo di vendite subito da Psystar in seguito alla citazione in giudizio.

Per presentare il suo ricorso, l'azienda della Florida ha potuto godere di un rinvio dei termini grazie alla disponibilità mostrata da Apple. A quest'ultima ora tocca il compito di smontare le tesi della contro-querela, anche se è probabile che le due aziende tenteranno la via dell'accordo extra-giudiziale per non arrivare in tribunale. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 22 ottobre. Nel frattempo, Psystar si starebbe preparando anche a mettere in commercio un portatile in grado di montare Mac OS X.
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mercoledì 27 agosto 2008

http://www.hotspots-wifi.it/

Consente di trovare hotspot Wi-Fi gratuiti oa pagamento presenti sul territorio italiano.

http://www.hotspots-wifi.it/
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martedì 26 agosto 2008

Notebook a prova di furto con il software open source

(da http://www.lastampa.it, 26/8/2008)

E' disponibile online il primo sistema per rintracciare i laptop perduti. Il software open source, presentato all'ultima Gnomedex Conference, si chiama "Adeona", è gratuito ed è stato sviluppato da un gruppo di informatici dell'Università di Washington.

Si tratta di un sistema di tracking, adatto a qualsiasi sistema operativo, che in caso di furto permette di individuare l'indirizzo Ip (o la rete wireless) al quale il dispositivo è connesso senza bisogno di cedere informazioni private a terzi.

E' il programma stesso a generare un file con le credenziali utili al recupero, che vanno conservate ed utilizzate per avere accesso al software installato su qualsiasi altro computer e risalire all'ultima connessione del portatile.

Se il notebook è un Mac dotato di webcam, Adeona è anche in grado di fotografare la persona che lo utilizza, facilitando l'eventuale riconoscimento.
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http://badvista.fsf.org/

The BadVista campaign is an advocate for the freedom of computer users, opposing adoption of Microsoft Windows Vista and promoting free (as in freedom) software alternatives.


If you put Microsoft at the center of your home entertainment system, be prepared to hand them the remote control, literally.

Following reports that digital television viewers were blocked from recording the new season of NBC's "Gladiators", Microsoft confirmed that it is preventing users from recording the show. They claim they were acting on behalf of NBC, and are in line with regulations set by the Federal Communications Commission (FCC), in disrupting computer usage based upon the so-called "broadcast flag" that was transmitted alongside the show.

A Microsoft spokesperson told CNET News, "...Windows Media Center fully adheres to the flags used by broadcasters and content owners to determine how their content is distributed and consumed."

The broadcast flag is a sequence of information transmitted alongside television programs as a kind of digital order telling viewers to not do certain things, such as record the show or share it with a friend.

The alternative to DRM: free software

http://badvista.fsf.org/


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IDF: come ricaricare le batterie senza usare fili

(da http://www.dinoxpc.com, 25 agosto 2008)

Sono passati molti anni, undici per la precisione, dal primo IDF - Intel Developer Forum - appuntamento un "must see" per giornalisti ed operatori di settore. All´interno dell´IDF Intel parla di progetti attuali e futuri ma apre anche le porte dei suoi laboratori per parlare di progetti futuri che potrebbero vedere la loro implementazione fra 5, 10 o chissà quanti anni.

Una delle idee più interessanti e della quale potremmo forse vedere presto una realizzazione pratica prende in considerazione la possibilità di ricaricare le batterie dei dispositivi portatili senza utilizzare cavi o connessioni di qualunque genere.

La tecnologia presentata per la prima volta dal MIT (Massachussets Institute of Technology) è indicata come Wireless Resonant Energy Link o, per gli amanti degli acronimi, WREL. Essa sfrutta il principio della risonanza per trasferire corrente da una sorgente ad un dispositivo. Per dimostrarne la validità Intel ha acceso una lampadina da ben 60W senza usare nessun filo, potenza più che sufficiente per ricaricare la batteria di un notebook anche ad una certa distanza dal trasmettitore.

Nonostante tutto, però, tale tecnologia necessita ancora di varie rifiniture, anche perché le tecnologie wireless sono state, e sono tutt´ora, fonte di varie discussioni controverse legate non solo all´efficienza ma anche ai rischi connessi con la salute dell´uomo.

Oltre alla tecnologia WREL, Intel ha parlato, per voce del suo CTO Justin Rattner del rapporto fra uomo e macchina. In un futuro non molto lontano, probabilmente attorno al 2050, le macchine potrebbero prendere il sopravvento sugli umani circa l´abilità di ragionamento e su questa visione si basano diversi progetti dell´Intel Lab.

Per concludere si è tornati a parlare ancora della legge di Moore che afferma che nel mondo della tecnologia si assiste ad un raddoppio del numero di transistor in un chip ogni 18-24 mesi. Secondo Rattner questa legge avrà ancora la sua validità per almeno altri 10 o 15 anni. In questo settore assisteremo alla transizione da chip planari a chip stacked (3D) con transistor composti invece che di silicio.
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Google mobile tra Verizon e la localizzazione

(da http://business.webnews.it)

Continua il lento processo di avvicinamento, o meglio di "aggiramento", da parte di Google al mondo mobile. Un'altra applicazione approntata dal colosso della ricerca sembra pronta per il mondo mobile anche se per il momento è adattata a Google Gears. Si tratta di un servizio di geolocalizzazione per il quale Mountain View ora apre le API. Lo scopo è trovare nuovi utilizzi per il software che è in grado di rilevare la posizione dell'utente senza connettersi alla rete e senza usare dispositivi GPS.

Il sistema sfrutta le celle, ovvero le unità locali alle quali i cellulari sono continuamente connessi e che hanno sempre informazioni sulla posizione e la reperibilità (in sostanza quanto campo c'è) di ogni dispositivo. Il progetto prevede in seguito di riuscire a determinare anche le coordinate di qualsiasi device attraverso la connessione WiFi.

Il grande motore di ricerca, inoltre, sta rinnovando il contratto di collaborazione con l'operatore Verizon. Se tutto va in porto Google sarà il motore di ricerca che compare di default sulle pagine del browser di tutti i telefoni brandizzati dalla compagnia telefonica, la quale ha 36 milioni di clienti, 13.1 milioni dei quali secondo Nielsen utilizzano le ricerche sul web.

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Google Gears

(da http://www.wikipedia.it)

Google Gears è un'applicazione beta offerta da Google in grado di fornire accesso off-line ad alcuni servizi che solitamente funzionano on-line.

Essa installa un database engine, basato su SQLite, sul sistema del client per archiviare in locale i dati. Le pagine così abilitate da Google Gears utilizzano i dati della cache locale al posto dei servizi on-line.

Usando Google Gears, un'applicazione web può periodicamente sincronizzare i dati nella cache locale con il servizio on-line. Se non è disponibile una connessione in rete, la sincronizzazione sarà differita fino a quando la connessione non verrà stabilita nuovamente. Quindi Google Gears consente alle applicazioni web di lavorare anche quando l'accesso ai servizi della rete è assente.


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Intel Adds Touch Screen Capabilities To Its Third-Gen Classmate PC



(da http://www.efluxmedia.com, August 22nd 2008 )


Intel Adds Touch Screen Capabilities To Its Third-Gen Classmate PC

Intel’s Classmate PC continues its ascending line on the low-cost laptop market by adding new capabilities and upgrades to its laptop, such as a touch-screen and tablet features, as well as an Intel Atom processor.

During the San Francisco Intel Developer Forum, the company explained that it will expand its offering of Intel-powered Classmate PCs with a set of new design features, including motion-sensing interaction ones, all to create more choices for the 1.3 billion students in the world.

“Understanding that there is no one-size-fits-all when it comes to education, we are passionate about transforming the way students learn,” said Lila Ibrahim, general manager of Intel’s Emerging Markets Platform Group. “We want to offer more choices to meet the diversity of student learning needs across the world.”

The new design is based on three major additions: the touch screen, with pen and on-screen keyboard for effective writing and drawing; the tablet mode, for increased mobility, with simple user-interface shell and quick launcher for tablet mode; and enhanced software, for an easier network connection and collaboration, as well as for an education-friendly content.

Intel revealed that the new Classmate PC will be available for shipping to OEMs by the end of the year. The new Classmate PC will co-exist with the current second-generation Classmate PCs running on Intel Celeron and Intel Atom processors.

Intel unveiled the first generation of Classmate PCs in May 2006, while the second generation came out in April this year. Intel is currently shipping its Classmate PCs in over 60 countries all over the world, while at the same time making them available in more than 20 languages, including Portuguese, Russian, Spanish, Thai and more.

Less than one month ago, Portugal announced they were expecting to receive 500,000 Classmate PCs for students, under the Magellan Initiative, which is a program under Portugal’s education technology plan that aims at delivering Intel-powered Classmate PCs to half a million students in the upcoming school year.

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lunedì 25 agosto 2008

Eee Monitor, la risposta di Asus all’iMac

(da http://www.onehardware.it,

Eee Monitor



Asus anticipò, durante il Computex 2008, la sua intenzione di allargare la famiglia di prodotti venduti sotto il marchio Eee. Quindi dopo aver presentato le diverse versioni dell’Eee PC, l’Eee Box e l’Eee TV, si appresta ad annunciare l’Eee Monitor, di cui iniziano a circolare le prime immagini in Rete.

Si tratta di un PC all-in-one o LCD PC, cioè un monitor che integra tutti i componenti all’interno del suo telaio, in modo simile all’iMac di Apple.

Asus non ha ancora rilasciato specifiche ufficiali, ma dalle immagini si può notare la presenza sul retro di quattro porte USB 2.0, una porta Ethernet RJ45, una porta modem RJ11 e tre porte audio. Sul lato sinistro trovano posto altre due porte USB e un lettore di memorie flash.

Nella parte superiore della cornice del display è presente una webcam, mentre le prime indiscrezioni parlano di una diagonale di 19 o 20 pollici per lo schermo. Per quanto riguarda il “contenuto” del telaio, il processore dovrebbe essere un Intel Atom, la dimensione prevista per il disco rigido è 80 GB per la versione a piatti magnetici e 40 GB per quello a stato solido.

Mancano totalmente connessioni video come VGA e DVI, oltre a porte eSATA e Firewire. Non è chiaro se il display sarà di tipo tradizionale o touchscreen, come nei due TouchSmart di HP, ma considerato il diverso target del prodotto, probabilmente questa funzionalità non sarà presente.

Ovviamente forniremo maggiori dettagli quando Asus annuncerà le specifiche ufficiali, la disponibilità e il prezzo. Per quest’ultimo si prevedono valori intorno ai

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Dell Inspiron 910 con Ubuntu Remix

(da http://www.hwupgrade.it, 19/08/2008)
Nella giornata di ieri abbiamo dedicato ampio spazio ai nuovi notebook presentati da Dell e dedicati alla clientela professionale. In tali modelli è stata posta particolare attenzione alla costruzione meccanica, alla ricerca di un nuovo design, ricorrendo anche a materiali particolari come la lega di magnesio; per Dell, inoltre, la presentazione della nuova gamma Latitude E è stata l’occasione per effettuare un aggiornamento delle proprie piattaforme hardware offrendo la più recente soluzione Intel Centrino 2.


Chi si attendeva già in quell’occasione la presentazione del tanto atteso netbook di Dell è rimasto deluso e dovrà attendere ancora qualche giorno, infatti, secondo alcune indiscrezioni disponibili online una possibile data di lancio potrebbe essere il prossimo 22 agosto.

Avvicinandosi tale appuntamento emergono anche alcuni interessanti dettagli relativi all’hardware scelto da Dell: il nuovo Inspiron 910 utilizzerà un processore Intel Atom funzionante a 1,6Ghz, sarà dotato di 1GB di memoria ram e avrà un display da 8,9 pollici con risoluzione di 1024x600, caratteristica divenuta ormai  standard per questa tipologia di netbook.

Ispiron 910 verrà presumibilmente proposto con un SSD da 4GB oppure da 16GB, metterà a disposizione 3 porte USB e un’uscita VGA. Il prezzo indicato da Arstechnica.com. sarebbe pari a 299 dollari USA.

Come già sottolineato in varie altre occasioni, nei netbook rivestono grande importanza il sistema operativo scelto e l’interfaccia grafica, eventualmente personalizzata dal produttore, offerta all’utente.  Quanto appena affermato è ancor più vero nel caso di prodotti dotati di display dalle dimensioni ridotte e basate su sistema operativo Linux, infatti, i netbook con Microsoft Windows preinstallato e display da 10 pollici presentano caratteristiche di usabilità assai simili a quelle di un notebook.

Nelle soluzioni con pannello più piccolo anche l’interfaccia grafica può fare la differenza. Di questo dettaglio alcuni produttori di netbook si sono già accorti ma anche Canonical, società che sviluppa e distribuisce la nota distribuzione Ubuntu Linux, ha manifestato il proprio interesse preannunciando Ubuntu Netbook Remix.

Stando sempre a quanto riportato da varie fonti, proprio la nuova distribuzione Ubuntu Netbook Remix sarà disponibile sui nuovi Inspiron 910. Per chi invece preferisce utilizzare i sistemi operativi Microsoft saranno disponibili prodotti con Windows XP preinstallato.

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