mercoledì 24 settembre 2008

G1 il GPhone con cuore Android

(da http://www.googleandroid.org 23 Settembre 2008)

Finalmente presentato ufficialmente il telefonino che incarna realizza le idee di Google, ufficialmente nominato G1 (ma molti lo chiamano anche dream, google phone o gphone). La presentazione è avvenuta a New York, mostrando al mondo sia il telefonino HTC, il primo che supporta Android, che il software stesso. All’evento erano presenti i rappresentanti della HTC, della T-Mobile, partner telefonico, e Google.

Il costo ufficiale è di solo 179 dollari (cui si deve sommare il costo dell’abbonamento con T-Mobile), è un dispositivo dotato di Touchscreen Wi-Fi, si può accedere a Gmail in modalità Push e all’Android Market (da dove si possono scaricare applicazioni per Android gratis o a pagamento), è supportato GTalk per la messaggistica istantanea. Tra le chicche di questa presentazione, l’accordo con Amazon per i video musicali e le canzoni, in netta concorrenza con iTunes, per il quale non è prevista, almeno per il momento, compatibilità.

Le prime impressioni sono assolutamente positive: interfaccia fluida e veloce. La grafica, soprattutto se paragonata a quella dell’iPhone, sembra un po’ spartana, ma ci sono applicazioni per cui vale la pena acquistarlo: legge i documenti Word, Excel, PDF, ha l’accelerometro che, combinato con Google Maps e Streetview, si adatta alla vostra direzione di movimento.

Il browser che utilizzerà per la navigazione sarà similare a Chrome, ovviamente riadattato per il piccolo schermo del cellulare. Il G1 è nato per il 3G, ma grazie al Wi-Fi permette la massima adattabilità alla navigazione web anche in zone non raggiunte dalla rete UMTS.

L’uscita in Europa è prevista per il primo trimestre del 2009. Riuscirà secondo voi Android a porsi come valita alternativa a Windows Mobile, Symbian e all’iPhone?

Video

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mercoledì 17 settembre 2008

Custom Widgets facili facili!

(da http://www.mambro.it, 22 Gennaio 2008)






Widget, widget e ancora widget.
Sembra che ormai su internet non si parli d’altro!

Ecco allora un sito che vi permette di widgettizzare qualsiasi contenuto di qualsiasi sito e di embeddare il tutto nel vostro spazio personale (sia esso un sito o un applicativo).

Come fuziona.
Semplicissimo… basta recarsi sul sito, inserire la url di vostro interesse e non appena la pagina si carica selezionare col mouse la parte che volete rendere widget.
Click… e il codice da embeddare vi viene restituito.
Ricorda molto il sistema di widget del dashboard di MacOsX.

Se come tanti pensiate che un’immagine valga molto più di mille parole date un’occhiata al video esplicativo.

Ovviamente il risultato è ancora un po’ rozzo ma l’idea c’è tutta… ne vedremo delle belle!


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martedì 16 settembre 2008

Incredibili gli americani...

(da blog.wired.com 16 Sett 2008)
Volete mettere la goduria di potersi connettere via WiFi con il proprio lettore mp3 marchiato Microsoft, lo Zune, in modo del tutto naturale, automatico e gratuito, mentre si è al Mc Donald a sgrufolare un succoso hamburger?! Mah..
http://blog.wired.com/gadgets/2008/09/mcdonalds-would.html

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L'inizio della fine per i giornali su carta

Plastic Logic propone un iBook molto interessante; non è ancora il passo definitivo per la conversione, ma pare proprio che bastino un paio di ritocchi: materiali flessibili e WiFi!


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giovedì 11 settembre 2008

Touch: è l'alba di Swype

(da http://punto-informatico.it/, 11 Sett 08 )

Roma - Il "suo" T9 ha già fatto il giro del mondo, è già entrato nella testa degli utenti di telefonia mobile e da anni condiziona il modo in cui agitano le dita sul tastierino del loro cellulare. Ma ora per Cliff Kushler si apre una nuova era: ieri ha lanciato ufficialmente all'evento TechCrunch50 la sua nuova startup nata con un solo scopo, quello di far dimenticare a tutti le tecnologie precedenti e farli passare in massa a Swype.

Cosa è Swype? È un modo veloce di inserimento del testo su qualsiasi display touch, è lo sfioramento continuo, è il dito che passa su una tastiera virtuale rappresentata a schermo e compone in questo modo le parole, è la velocità fattasi falange. Soprattutto, è una tecnologia brevettata dalla startup, che ora cerca finanziatori per diffondere il più rapidamente possibile il nuovo modo di sfiorare gli schermini illuminati.


swype al lavoro


Il funzionamento è dunque ovvio: il dito o lo stylus si passano sulla tastiera virtuale senza bisogno di staccarli dallo schermo tra una lettera e l'altra. È il dizionario che c'è dietro il software, per ora composto da 65mila vocaboli in inglese, ad evitare errori e suggerire la conclusione della parola digitata. Come scrivere un maiuscolo? Basta girare verso l'alto o il basso il dito.

Semplice? Geniale? Di certo i suoi creatori, lo stesso Kushler e il suo socio Randy Marsden, hanno tutte le carte in regola per riuscire a piazzare il sistemino: Kushler dispone di 14 brevetti essenziali e Marsden ha una esperienza specifica nelle tastiere virtuali, avendo sviluppato quella di Microsoft. Swype, hanno ribadito i due, ha richiesto cinque anni di lavoro e vista l'enorme diffusione che stanno avendo i disposizioni touch, non ultimo l'iPhone di Apple, la possibilità di swypizzare un alto numero di dispositivi è decisamente concreta.

Swype dovrà vedersela con un solo importante competitor. Come sottolinea qualcuno, per quanto brillante risulti la creatura di Kushler, non si tratta di una novità assoluta. Con un principio simile, basato sul riconoscimento del movimento effettuato nel corso dello strofinamento, già i ricercatori IBM nel 2004 avevano realizzato il loro SHARK (shorthand-aided rapid keyboarding), divenuto poi ShapeWriter: progetto tutt'oggi esistente e in via di sviluppo anche per Android.

Quale il migliore? Qui di seguito un video della presentazione di Swype
e, più sotto, un video che illustra il funzionamento di ShapeWriter. Va
da sé che non è detto che il migliore finisca per imporsi: la storia
della tecnologia dimostra che a dominare il mercato di settore non è
sempre il sistema più efficiente o efficace.
Quale il migliore? Qui di seguito un video della presentazione di Swype
e, più sotto, un video che illustra il funzionamento di ShapeWriter. Va
da sé che non è detto che il migliore finisca per imporsi: la storia
della tecnologia dimostra che a dominare il mercato di settore non è
sempre il sistema più efficiente o efficace.

Quale il migliore? Qui di seguito un video della presentazione di Swype
e, più sotto, un video che illustra il funzionamento di ShapeWriter. Va
da sé che non è detto che il migliore finisca per imporsi: la storia
della tecnologia dimostra che a dominare il mercato di settore non è
sempre il sistema più efficiente o efficace.



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martedì 9 settembre 2008

Lo stambecco e la lepre

Dopo Intrepid Ibex (Ubuntu 8.10)

è stata annunciata la lepre cornuta (9.04)


Commovente!!
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Il futuro dei libri non è su carta!

Già si intende creare un Mulo dei libri scolastici:
"Il Codacons intende aprire una sorta di P2P dei libri scolastici per aiutare le famiglie a combattere il caro-libri. L'AIE contesta però l'interpretazione della legge e diffida il Codacons dall'iniziativa. La guerra potrebbe scoppiare il 18 settembre"

http://business.webnews.it/news/leggi/9086/la-battaglia-per-il-carolibri-si-combatte-online/

Google sta intanto iniziando a scansionare gli archivi dei maggiori quotidiani:

http://www.nytimes.com/2008/09/09/technology/09google.html?ref=technology

Chiaramente è solo questione di tempo, i libri e i giornali su carta stanno morendo. Dobbiamo aspettarci grandi novità per gli ebook in futuro, intanto è già nato il formato open standard per gli eBook: Open eBook, derivato da XML (Wiki OeB); un reader crossplatform con licenza GPL è in fase di sviluppo e si chiama OpenBerg, completamente open source e compatibile con pagine web e formati flash in base alle specifiche di Firefox, i formati contemplati nelle specifiche di Open eBook, Microsoft Reader Publications e Cabinet Comic Books.
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mercoledì 3 settembre 2008

Google aggiorna Picasa e il suo Web Album

(da http://www.pcworld.it, 03/09/2008)


Tag dei volti e riconoscimento facciale, sono solamente alcune delle novità dell'alternativa a Flickr targata Google

Evidentemente non ancora sazi del rilascio il nuovo browser Google Chrome, gli sviluppatori di Google hanno rilasciato interessanti novità anche per gli appassionati di fotografia sia per il software di gestione dei propri archivi di immagini Picasa sia con una nuova edizione rinnovata nelle funzioni di Picasa Web Album, l'antagonista online al più famoso Flickr.

Iniziando dalle novità di Web Album che sono disponibili da subito se impostate il vostro account in lingua inglese, Google ha introdotto la possibilità di gestire le "face tag", ovvero riconoscere i volti delle vostre foto, catalogarli per somiglianza e consentirvi di impostare effettivamente chi siano i protagonisti delle immagini che avete messo in condivisione su Picasa Web Album. Dopo aver impostato il primo database di volti, Web Album riconoscerà successivamente quando quella stessa persona compare in nuove immagini che avete inserito, sempre con la possibilità di correggere eventuali associazioni errate.

La procedura avviene automaticamente, anche se la prima sincronizzazioni tra immagini e ricerca dei volti richiede un po' di tempo, e deve essere abilitata manualmente scorrendo le "New Features" di Picasa Web Album dall'interfaccia in lingua inglese. Almeno per il momento Google non è stata chiara riguardo tempi di aggiornamento per le versioni localizzate del proprio servizio.

Sempre riguardo l'interfaccia online, Google ha ridisegnato la sezione esplorativa (Explore) di Picasa Web Album integrando nuove funzioni di ricerca e una più elegante "scroll bar" per sfogliare le immagini cercate. Grazie anche a un visualizzatore delle tag più usate è possibile raggiungere raccolte di foto in condivisione da ogni parte del mondo.

Come accennato prima oltre a Web Album Google ha presentato una nuova versione Beta di Picasa, il software di gestione delle proprie raccolte fotografiche per pc Windows che raggiunge la versione 3.0. Anche in questo caso per il momento il software è disponibile solamente in versione inglese ma per i più smanettoni le novità potrebbero spingere a perdere l'italiano per un po' di tempo. Con un semplice clic è possibile pubblicare un album o una foto direttamente sul vostro account Picasa Web Album, sincronizzando l'archivio in locale con quello online, mentre è migliorata significativamente la sezione di editing delle immagini. Da ora il riconoscimento e la correzione degli occhi rossi può essere affidata automaticamente a Picasa che si occuperà di tutto, offrendo un risultato perfetto. E' possibile inserire dei testi nelle immagini per trasformarle in cartoline e creare video personalizzati, da raccolte di immagini o spezzoni di filmati, da pubblicare con facilità su YouTube.

Tutte queste novità, come dicevamo, sono disponibili sui siti di Picasa Web Album, dopo aver impostato la lingua in "English (United States)", e nella pagina dedicata a Picasa 3.0 Beta sempre sul sito inglese di Google.


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martedì 2 settembre 2008

Google sfida Microsoft

(da http://www.lastampa.it, 02/09/08)

Google sarebbe pronto a lanciare il proprio browser Internet, fatto che la metterebbe in diretta competizione con Microsoft, che domina il mercato con Explorer. Secondo fonti vicine al colosso di Mountain View, in California, dovrebbe presentare Google Chrome a breve.

Il software di Chrome dovrebbe consentire una più rapida e veloce navigazione su Internet e dovrebbe differenziarsi in modo netto dagli altri browser. Per esempio dovrebbe essere un prodotto «open source», ovvero modificabile dall’esterno. La mossa appare rischiosa per Google, che si metterebbe appunto in competizione diretta con Microsoft, il cui Internet Explorer è campione di vendite.

Sebbene da lungo tempo circolino indiscrezioni su un possibile browser targato Google, la società fino a ora ha preferito concentrarsi sulle applicazioni web, cercando di competere con Microsoft solo in modo indiretto. Google potrebbe inoltre creare problemi alla Mozilla Foundation, che ha lanciato Firefox, browser gratuito che ha conosciuto una certa popolarità.
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lunedì 1 settembre 2008

802.11r diventa standard

(da http://www.pcworld.it 29/08/2008)


L'Institute of Electrical and Electronics Engineers, meglio noto come IEEE, ha recentemente approvato come standard la connessione senza fili di tipo Wi-Fi con protocollo 802.11r, dedicata alla trasmissione di dati in movimento senza perdita di segnale.

La "R" del nuovo protocollo indica infatti la modalità "roaming" e consentirà il passaggio da un access point a un altro dello stesso gestore con una perdita di segnale di soli 50 millisecondi, praticamente impercettibile. Questo nuovo standard consentirà, nelle città coperte da rete Wi-Fi, l'utilizzo di dispositivi dotati di connettività senza fili di essere utilizzati in movimento senza perdita di segnale.

Lo standard 802.11r eredita dal recente 802.11n domestico una maggiore copertura e pulizia del segnale, consentendo di utilizzare un minor numero di antenne per estendere la connettività in aree molto grandi come parchi e alberghi. Nessuno dei dispositivi attualmente in commercio è compatibile con lo standard 802.11r ma è probabile che i primi a utilizzarlo saranno computer portatili e telefoni VoIP.

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